Sovrappeso e obesità sono frequentemente associate alla presenza di patologie venose degli arti inferiori. Il ritorno venoso si realizza infatti in direzione contraria alla forza di gravità e un peso eccessivo aumenta la pressione esercitata sulle valvole interne del circolo venoso periferico, causando così la dilatazione dei vasi. Anche la cellulite, dovuta tra l'altro alle alterazioni del microcircolo, è spesso concomitante a teleangectasie e insufficienza venosa. È chiaro quindi come il controllo del peso corporeo e delle alterazioni della cellulite sia una valida prevenzione.
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Molte sostanze contenute nel mirtillo nero tra cui la rutina, tendono a concentrarsi nei capillari migliorandone la funzionalità ed hanno anche azione antiossidante ed antiinfiammatoria. La rutina si trova anche negli agrumi, nell'uva, negli asparagi e nel grano saraceno. Ugualmente attivi sono i bioflavonoidi derivati dalla soia. Sono attualmente numerose le formulazioni di integratori orali che contengono queste sostanze eventualmente associate con altre attive sulla circolazione venosa come la centella, l’ippocastano, il meliloto.
La compressione esercitata dalle calze elastiche preventive migliora la circolazione venosa degli arti inferiori anche in assenza di patologia. Andrebbero pertanto utilizzate in tutte le condizioni di sovraccarico del circolo venoso come obesità, gravidanza e cellulite. Attualmente quasi tutti i marchi di calze medicali propongono linee preventive con una grande varietà di modelli e colori. La compressione è più controllata rispetto a quella delle semplici calze elastiche in cui la nota distinzione tra 40, 70 e 140 denari indica soltanto la differente quantità di filato che contengono.
Per via mesoterapica è possibile introdurre lungo il decorso delle vene degli arti inferiori molte delle sostanze utilizzate come integratori, che vengono pertanto ad avere un'azione più localizzata. Questo permette di ottenere il miglioramento della circolazione e l'attenuazione dei sintomi, soprattutto nei casi di lieve entità e nel periodo estivo. L'omeomesoterapia, effettuata con sostanze omeopatiche, permette in questo caso di ottenere ottimi risultati, soprattutto se le infiltrazioni sono effettuate in alcuni specifici meridiani di agopuntura, con sedute settimanali per uno o due mesi.
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Le patologie vascolari sono state proprio la prima indicazione medica per l'uso della carbossiterapia. L'introduzione di anidride carbonica lungo il decorso delle vene degli arti inferiori è uno stimolo per la circolazione e porta sollievo dalla sintomatologia dovuta alla stasi venosa e linfatica. Tale effetto è praticamente immediato e si manifesta con una sensazione di leggerezza alle gambe già al termine della seduta, per mantenersi più a lungo in caso venga effettuato un ciclo di sei-otto sedute una volta a settimana.
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È l'introduzione di sostanze tossiche all'interno di un capillare dilatato con lo scopo di farlo "chiudere" e renderlo invisibile sulla superficie cutanea. Si utilizza sulle teleangectasie una volta escluso il loro legame con una patologia venosa, che farebbe facilmente recidivare il problema dopo il trattamento. Non è indicata, se non in alcuni casi in cui è effettuata dal chirurgo vascolare, nel trattamento delle varici e nemmeno in quello dei capillari dilatati di colore rossastro, presenti spesso anche a livello del volto, per i quali è più efficace l’uso del laser.