La dieta è fondamentale per il mantenimento della buona funzionalità di tutti i tessuti che concorrono a determinare il rilassamento cutaneo. Il giusto apporto calorico, l'attenzione alla composizione della dieta e ai rapporti tra grassi saturi e insaturi, zuccheri semplici e complessi permettono il controllo dello spessore tessuto adiposo. Le proteine sono indispensabili per una corretta funzione muscolare. Gli alimenti contenenti antiossidanti contrastano l'invecchiamento cutaneo. Indispensabile bere almeno un litro e mezzo di acqua ogni giorno.
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L'attività aerobica contrasta l'accumulo dei grassi ed ha un effetto stimolante sul metabolismo. Abbinata alla dieta permette di ottenere risultati migliori e più duraturi. Un muscolo tonico offre alla cute un sostegno maggiore e contrasta più efficacemente la forza di gravità. Gli esercizi di tonificazione vanno sempre abbinati a quelli aerobici e possono essere mirati sulla muscolatura delle aree maggiormente interessate dal rilassamento cutaneo: in particolare gli adduttori dell'interno coscia e il bicipite brachiale.
Alcune sostanze possono essere utilizzate come coadiuvanti nel trattamento del rilassamento cutaneo sia come integratori sia come principi attivi di creme e gel. È un gruppo molto numeroso ed eterogeneo e comprende vitamine (C e E), peptidi, oli vegetali (soprattutto Jojoba), antiossidanti (polifenoli, flavonoidi). Particolare importanza assumono gli estrogeni e i derivati naturali estrogeno simili per le donne dopo la menopausa, nelle quali è stata dimostrata la riduzione progressiva dello spessore del derma.
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Per contrastare il rilassamento cutaneo occorre ottenere un effetto tensore sulla cute e quindi scegliere di introdurre nel derma rivitalizzanti che favoriscano l'addensamento della matrice, la produzione di fibre elastiche e di collagene compatto. Gli studi hanno dimostrato che il polidesossiribonucleotide, i silanoli (silicio organico) e le soluzioni acide ipertoniche hanno queste caratteristiche. La rivitalizzazione può essere associata in combinazione o in sequenza agli altri trattamenti di medicina estetica per ottimizzare il risultato.
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La carbossiterapia determina il miglioramento della vascolarizzazione e dell'ossigenazione del derma e quindi un'attivazione metabolica della pelle. Per quanto riguarda in maniera specifica il rilassamento cutaneo, l'acidità dell'anidride carbonica riduce la rigidità delle fibre elastiche e, per reazione chimica, determina l'addensamento della matrice. Recentemente è stata evidenziata anche la stimolazione alla produzione di collagene. Per la sua capacità lipolitica, la carbossiterapia svolge un'azione globale nei casi in cui il rilassamento cutaneo è associato all'aumento del grasso sottocutaneo.
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Il riscaldamento dermico indotto dal campo elettromagnetico della radiofrequenza determina la contrazione delle fibre collagene ed un effetto immediato di distensione della cute. Questo porta ad evidente miglioramento estetico delle aree dove si evidenzia il rilassamento cutaneo. Con il tempo, il collagene degenerato viene sostituito da collagene neoformato di tipo compatto, che permette il mantenimento dell'effetto tensore a lungo termine, con persistenza del risultato anche al termine del ciclo di trattamenti.