Essendo la variazione di peso una delle cause più frequenti della comparsa di smagliature, è evidente l’effetto preventivo di una dieta sana ed equilibrata che permetta di controllare il peso. Per quanto riguarda la composizione della dieta, è necessario dare supporto alle cellule della pelle perché producano fibre elastiche attive nel contrastare la tensione meccanica. L’elastina è una molecola proteica ed i processi chimici che portano alla sua formazione sono attivati da vitamine e minerali. La dieta dovrebbe quindi garantire un buon apporto di questi elementi, attraverso il consumo di proteine, verdure e cereali. Occorre inoltre evitare eccesso di zuccheri e grassi per non favorire alterazioni metaboliche ed ormonali.
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In associazione alla dieta, si può incrementare il supporto dei nutrienti funzionali per il miglioramento dell'elasticità cutanea con integratori nutrizionali. Fondamentale l'uso di cosmeceutici, sotto forma di creme e gel, con principi attivi che promuovano l'elasticità e tonicità cutanea e contrastino gli stati infiammatori. Gli oli vegetali vengono utilizzati anche come prevenzione soprattutto in gravidanza, hanno un effetto emolliente e rendono la pelle più resistente agli stimoli tensivi e possono essere utilizzati in associazione ai cosmeceutici, sia come detergente sia nella formulazione di creme.
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L'acido tricloroacetico alle concentrazioni del 25% e superiori è un peeling che determina uno stimolo attivo sulle cellle del derma, oltre a determinare un'esfoliazione superficiale che può essere utile come preparazione per altri trattamenti e per favorire la penetrazione dei cosmeceutici. Viene applicato sull'intera superficie interessata in uno strato singolo o più strati a seconda dell'estensione delle lesioni e della concentrazione dell'acido utilizzato. L'uso di questo peeling è particolarmente indicato come primo intervento sulle smagliature bianche, all'interno di un protocollo combinato con altri trattamenti.
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Se l'apporto di vitamine, proteine e sali minerali è consigliabile dal punto di vista nutrizionale, è evidente l'efficacia di un trattamento come la rivitalizzazione, che prevede l'introduzione di questi elementi direttamente all'interno delle aree cutanee con il vantaggio di poter aggiungere altri principi attivi come l'acido ialuronico. Si ottengono buoni risultati anche con rivitalizzanti omeopatici, il cui uso è privo di effetti collaterali ed è quindi più sicuro soprattutto nel caso di lesioni molto estese. Per le strie rubre sono necessari almeno sei trattamenti una volta alla settimana, meglio se alternati con carbossiterapia.
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Determina una riattivazione del tessuto cutaneo attraverso lo stimolo della microcircolazione, dell'ossigenazione e della formazione di nuovo collagene. L'anidride carbonica viene introdotta tramite un ago molto fine all'origine della lesione, si diffonde spontaneamente lungo tutta la lunghezza della stria, mettendola temporaneamente in leggero rilievo. Questo permette l'omogenea diffusione del gas e dello stimolo da esso creato. Dalle quattro o sei sedute monosettimanali, anche non associate ad altri trattamenti, sono molto efficaci sulle smagliature rosse, soprattutto se poco estese e di recente insorgenza.
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