Anche se non si tratta di inestetismi, è importante ricordare che l'uso dell'anidride carbonica per via transcutanea è stato suggerito dall'osservazione, negli anni '30, dell'efficacia delle acque termali arricchite di questo gas sulla circolazione, soprattutto arteriosa. Studi successivi hanno dimostrato come l'anidride carbonica determina la formazione di nuovi vasi, riattivando la microcircolazione periferica. Per questo la carbossiterapia è efficace sul morbo di Reynaud, per alleviare i sintomi delle patologie veno-linfatiche degli arti inferiori e su lesioni gravi come le ulcere vascolari.
La carbossiterapia è uno dei trattamenti più specifici per il trattamento della cellulite perché permette di agire contemporaneamente sui diversi fattori causali. L'anidride carbonica viene introdotta sia a livello superficiale, nel derma, che a livello profondo, nel grasso. In questo modo si ottiene una riduzione del grasso, efficace anche in tutte le forme di adiposità localizzata, una distensione della cute ed uno stimolo sulla microcircolazione. Un trattamento completo è costituito da dieci-dodici sedute monosettimanali e da sedute di mantenimento una volta al mese.
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Determinando l'amplificazione dei processi di respirazione cellulare, l'anidride carbonica permette indirettamente un aumento dell'ossigenazione ed un'attivazione metabolica dei tessuti periferici. A livello cutaneo è stata dimostrato un'azione di stimolo dell'anidride carbonica sulla sintesi di collagene ed elastina. L'acidità del gas determina inoltre l'addensamento della matrice dermica. La carbossiterapia è quindi un trattamento indicato nel rilassamento cutaneo del viso e del corpo. Sono necessari da sei a dieci sedute una volta a settimana e sedute di mantenimento una volta al mese.
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Sono aree di completo sovvertimento delle fibre del derma, dove tuttavia sono ancora presenti cellule in grado di rispondere agli stimoli indotti dall'anidride carbonica sia sul metabolismo che sulla microcircolazione. Il trattamento viene effettuato con microiniezioni lungo tutta la lesione in modo da ottenerne lo "scollamento" dai piani sottostanti. Le quantità totali somministrate dipendono dall'estensione della lesione, essendo necessari pochi cc di gas per ogni punto di inoculo ed in genere sono necessarie dieci sedute monosettimanali.
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Limitatamente alla psoriasi localizzata, alle forme esclusivamente cutanee di sclerodermia e all'alopecia androgenetica la carbossiterapia permette di ottenere un miglioramento delle lesioni, perché in tutte queste patologie è presente oltre alla necessità di uno stimolo dermico e di una migliore ossigenazione anche uno stato di sofferenza cellulare indotto da una ridotta microcircolazione a livello della cute o dei bulbo pilifero. L'inoculazione di anidride carbonica viene praticata intorno e all'interno delle lesioni ed il numero delle sedute è variabile a seconda dell'estensione delle stesse.
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