La luce rossa (633 nm) determina un potenziamento delle attività di tutti i tipi cellulari che si trovano negli strati più profondi della pelle, con conseguenti rinnovo delle fibre collagene, modulazione delle risposte immunitaria ed infiammatoria, produzione di fattori di crescita. Questa stimolazione è molto utile per contrastare l'invecchiamento cutaneo che si manifesta anche in seguito al decadimento delle funzioni delle cellule dermiche. Per questi effetti, oltre a quello anti infiammatorio, l'esposizione a luce LED rossa è particolarmente indicata dopo peeling e rivitalizzazione.
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La luce rossa (630 nm) ha una dimostrata azione stimolante sui bulbi piliferi. L'esposizione a lampade con questa specifica lunghezza d'onda per un tempo abbastanza prolungato e sedute ripetute permette, in associazione all'integrazione locale e sistemica, di ottenere buoni risultati. Per questo motivo, la fotobiomodulazione può essere suggerita come unico trattamento ambulatoriale a chi non tollera le microiniezioni necessarie per i trattamenti di biorivitalizzazione e carbossierapia, ma non è necessariamente alternativa a questi, potendo rientrare in protocolli integrati e personalizzati.
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La luce blu (415 nm) ha come bersaglio specifico alcune proteine prodotte dal batterio che infetta il sebo ristagnato nei follicoli determinando la comparsa di lesioni acneiche. All'azione battericida la luce blu associa quella immunostimolante. La luce blu è efficace in tutte le forme di acne, associata o meno ad altri LED a seconda dello stadio clinico. Nelle forme lievi e moderate viene utilizzata da sola o in alternanza con la luce rossa, per la sua azione antiinfiammatoria. L'esposizione ai due tipi di LED non deve avvenire simultaneamente, ma a distanza di almeno due giorni per un totale di otto sedute.
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La luce vicino a infrarossi o gialla (830 nm) attiva le cellule presenti nella cute, anche quelle immunitarie, stimola i processi riprativi e la formazione di nuovi vasi, con miglioramento dell'irrorazione ed ossigenazione dei tessuti. Viene quindi utilizzata per accelerare la riparazione tessutale e la cicatrizzazione di ferite, ustioni ed ulcere croniche degli arti inferiori. In tutti questi casi si può alternare alla luce rossa ed è sinergica con altri trattamenti come la rivitalizzazione e la carbossiterapia. Ci sono protocolli che prevedono l'uso dei LED sia nel pre che nel postoperatorio periltrattamento delle ferite chirurgiche.